L’ENCI è una delle più rinomate ed apprezzate realtà italiane nel campo dell’associazionismo ed ha saputo consolidare la sua notorietà nel corso di un lunghissimo periodo storico.

Cos’è L’ENCI?

Con l’acronimo ENCI si individua l’Ente nazionale di Cinofilia Italiana, un’associazione senza scopo di lucro con sede a Milano ed attivo nel settore sin dal lontano 1882, anno in cui fu fondato da 31 gentiluomini che si associarono con lo scopo di tutelare e valorizzare le razze canine.

Più o meno contestualmente alla fondazione dell’ente nasce anche il Libro delle Origini in cui vengono accolti via via i primi esemplari di cani.
L’attività dell’ENCI, nei primi anni, si sviluppa intorno ad importanti eventi zootecnici all’interno dei quali vengono mostrati al pubblico un numero elevatissimo di cani.

Con l’affermarsi del ruolo predominante dell’associazione e della rinnovata visibilità, l’ENCI, nel 1926, avanza richiesta di riconoscimento della propria personalità giuridica ed ottiene un significativo contributo economico a fronte dell’attività organizzativa svolta.

Nel 1940 l’associazione viene riconosciuta da un Regio Decreto che conferisce ulteriore autorità al ruolo svolto mentre il Libro genealogico accoglie un numero sempre maggiore di iscritti e vengono codificate le prime regole per la partecipazione e lo svolgimento delle manifestazioni zootecniche cinofile.

Dopo oltre settant’anni di attività ininterrotta l’ENCI oggi è una splendida conferma che opera in tutto il territorio nazionale e si configura, giuridicamente, come un’associazione di allevatori che si pone come scopo primario la tutela e valorizzazione delle migliori razze canine pure.

Quali sono le principali funzioni svolte dall’ENCI?

Al fine di perseguire con successo lo scopo fondamentale dell’associazione previsto ed approvato anche dallo statuto, L’ENCI si occupa di una lunga serie di attività.

Tra queste le principali sono:

  • La tenuta dei registri genealogici delle razze canine assicurandosi che la compilazione e l’accesso avvenga nel pieno rispetto della normativa vigente;
  • Disciplina e vigila sull’allevamento e la produzione delle razze canine nel nostro Paese;
  • Organizza, regola e approva le manifestazioni cinofile alle quali riserva anche attività di mecenatismo;
  • Organizza corsi di formazione per giudici di gara ed esperti da utilizzare nelle competizioni;
  • Patrocina e favorisce studi e pubblicazioni di zootecnia cinofila.

All’interno dell’azione di vigilanza della produzione delle razze canine, l’ENCI è responsabile anche della concessione degli affissi ENCI che conferiscono, agli allevatori che ne hanno fatto richiesta e ne hanno diritto, un grado distintivo nel panorama nazionale.

Cos’è un affisso ENCI?

Volendo semplificare il concetto, senza banalizzarlo, possiamo definire l’affisso come una nota distintiva che ha lo scopo di caratterizzare in modo inequivocabile la produzione canina specifica di un determinato allevamento.
Si tratta, a tutti gli effetti, di una sorta di cognome della cucciolata prodotta in un dato allevamento ed aggiunta al nome proprio del cane.

Naturalmente non tutti gli allevatori possono fregiarsi di tale peculiarità; per averne diritto, infatti è necessario possedere i requisiti specifici previsti, averne fatto apposita richiesta ed avere saldato la quota economica prevista per l’ottenimento del beneficio.

Tutte le richieste di affisso sono sottoposte al vaglio della Federazione Cinologica Intenazionale (FCI) che ne disciplina la concessione e la registrazione.

L’elenco dei requisiti necessari alla presentazione della domanda per l’ottenimento dell’affisso ENCI sono specificatamente individuabili da un pronunciamento (protocollo 0026958 del 28/6/19) del Ministero delle Politiche Agricole che è possibile consultare anche in versione on line sulla piattaforma internet dell’ENCI.
Si tratta di una lunga serie di attributi che l’allevatore deve possedere; l’affisso, infatti è rilasciato a titolo personale e può riguardare anche cani di razze diverse purché allevati dallo stesso titolare del beneficio.
Il titolo si estingue con la morte dell’allevatore che lo possiede con esclusione dei casi in cui viene richiesta la successione del beneficio dagli eredi.

L’affisso ENCI, quindi, è un’inequivocabile nota di distinguo nel panorama degli allevamenti canini; rientrare nell’elenco degli allevatori ENCI è un passo essenziale verso l’ottenimento dello status di allevamento e marchio di qualità del prodotto offerto.

Online è possibile trovare, oltre ad un esaustivo elenco di allevatori riconosciuti ENCI consultabile mediante una ricerca per nome, per razza e per distribuzione geografica, anche delle guide che spiegano come dare un riconoscimento internazionale all’allevamento, volgarmente detto cognome del cane, dove si spiega dettagliatamente cos’è l’affisso ENCI / FCI e come si fa a ottenerlo.

Rientrare nell’elenco degli allevatori ENCI, inoltre, permette di ottenere ampia visibilità e credito nei confronti del pubblico e di accedere alla nuova sezione dedicata alle cucciolate disponibili che rappresenta una vetrina importante di promozione del proprio lavoro.