Il vostro cane si gratta, si lecca, si mordicchia, si strofina continuamente e sembra non avere pace da quel tremendo prurito che non vuole andarsene?

Qualcosa non va, ma è impossibile dire cosa senza prima fare delle osservazioni.

Quali sono le parti interessate? Il prurito è associato ad una perdita del pelo? Il comportamento è frequente o occasionale?

Queste sono solo alcune delle domande che dovete porvi quando notate questo atteggiamento nel vostro amico a 4 zampe.

Le cause del prurito nel cane

Il prurito non dipende da un unico fattore; può essere legato a cause differenti, riconoscibili in base alla frequenza, alla zona interessata e ad altre caratteristiche.

Cause psicogene

Direttamente collegate al piano psicologico, le cause psicogene comprendono stress ambientale e problemi legati al comportamento o alla gestione dell’ansia.

Queste possono derivare da una separazione, da traumi causati da forti rumori (ad esempio i botti), da cambiamenti improvvisi nelle sue abitudini o da mancanze legate a stimoli ed integrazioni sociali (si costringe il cane a vivere in ambienti troppo piccoli o non gli si danno le giuste attenzioni).

Trovare un rimedio è relativamente semplice perché è necessario individuare la fonte del disagio ed eliminare il fattore di stress che lo spinge a grattarsi. Per curare gli eventuali arrossamenti che si è procurato si usano solitamente soluzioni lenitive concordate con il veterinario.

Infezioni cutanee batteriche

La più comune è la piodermite, un’infezione cutanea causata da un batterio infettivo che prende il nome di Staphylococcus intermedius coagulasi positivo.

Questa si manifesta nei cani adulti con arrossamenti e pustole e può essere localizzata (intorno alle zampe solitamente) o generalizzata (presente in tutto il corpo).

Le cause più comuni possono essere legate a dermatiti allergiche (pulci o di origine alimentare), a mancanze nutritive, ad insufficienze immunitarie o a fattori ambientali (umidità o temperature troppo elevate).

Solitamente si cura utilizzando antibiotici per un paio di settimane ma questo dipende anche dalla gravità della situazione.

Malattie metaboliche

Collegate al metabolismo del cane, di queste malattie fanno parte l’insufficienza renale, il diabete, l’ipotiroidismo e l’iperparatiroidismo.

Queste colpiscono soprattutto i cani adulti (dopo i 7 anni di età) e sono la principale causa di morte dei pazienti anziani.

Malattie tumorali

Le più frequenti malattie tumorali nei cani sono: carcomi dei tessuti molli, mastocitoma, carcinoma alla mammella e neoplasie testicolari.

Recenti studi hanno evidenziato come alcuni fattori aumentino il rischio di contrarre un tumore nei cani: la neoplasia mammaria sembra collegata a femmine non sterilizzate in giovane età, i calcinomi alla vescica con erbicidi utilizzati nell’ambiente o con un colore del pelo molto chiaro, i tumori alle tonsille con fumo passivo ed inquinamento.

Nonostante i tumori siano differenti i primi sintomi sono solitamente gli stessi: masse e protuberanze presenti in determinate parti del corpo, masse pigmentate sulla pelle, problemi nella deglutizione, scarso appetito, problemi respiratori e sonnolenza.

Per curare i tumori si ricorre alla terapia medica concordata con il proprio veterinario.

Malattie autoimmuni

Tra le malattie autoimmuni più conosciute ci sono la pemfigo foliaceo e la Les.

La prima è legata alla formazione di anticorpi che, dopo essersi scontrati contro cellule epidermiche, danno vita a pustole di grandi dimensioni che si evolvono in croste color miele ed alopecia.

Questa malattia è localizzata (muso, padiglioni auricolari, estremità distali degli arti), si presenta con forme simmetriche ed è tipica dei cani adulti.

La seconda è sconosciuta con il nome di Lupus Eritmatoso sistemico ed è una malattia multisistemica autoimmune collegata alla troppa produzione di anticorpi del sistema immunitario.

Solitamente affligge numerosi organi (membrana basale glomerulare dei reni,membrana sinoviale, cute e vasi sanguigni), affligge cani adulti e non se ne conoscono ancora le cause.

Studi hanno però evidenziato come alcune razze siano più predisposte a questa malattia: Collie, Pastore Tedesco, Levriero Afgano, Beagle, Setter Irlandese, Barboncino e Pastore Shetland.

Per curare entrambe le malattie si consiglia particolare attenzione nello stile di vita del proprio cane e si ricorre all’utilizzo di farmaci concordati con il veterinario.

Parassiti

Collegato direttamente alla presenza di acari e pulci, le malattie più comuni sono la rogna rossa e la scabbia.

La prima è conosciuta anche con il nome di demodicosi, è dovuta ad un sistema immunitario compromesso e non sembra essere collegata all’età del cane.

Tra i sintomi della rogna rossa ci sono l’alopecia, il prurito, la febbre, l’anoressia e la comparsa di croste, foruncoli e pustole.

La seconda è causata da acari di forma ovale, di colore chiaro, microscopici ma particolarmente dannosi perché trasmissibili anche agli umani.

I sintomi sono localizzati in orecchie, gomiti, viso e gambe.

È possibile curare rogna rossa e scabbia attraverso l’uso di farmaci specifici.

Dermatiti allergiche

Queste malattie possono derivare da differenti fattori interni (allergie alimentari o ambientali) ed esterni (morsi di pulsi o contatto con muffe ed erbe selvatiche).

Di particolare interesse è l’Atopia, una malattia infiammatoria causata da un’allergia a sostanze ambientali (acari, muffe e fibre vegetali) o a specifici alimenti.

La barriera cutanea, una volta entrata in contatto con una delle sostanze sopra descritte, non riesce ad impedirne l’ingresso negli strati più profondi della pelle che causano prurito al cane.

Questa solitamente si presenta in soggetti giovani (6 mesi – 3 anni) ed è localizzata a muso, dita, carpo, tarso, parte interna delle orecchie, ascelle, perineo, inguine e cosce.

Nel caso in cui il problema sia legato all’alimentazione si cerca di trovare il rimedio facendo delle diete che vadano ad escludere determinati alimenti fino a trovare quello responsabile dei problemi.

Per risolvere questa malattia solitamente sono necessari farmaci, antibiotici ed antiinfiammatori.

Simile ma allo stesso tempo differente è l’infiammazione legata alle ghiandole perianali, fondamentali per lubrificare il retto e favorire l’evacuazione.

Il loro mancato svuotamento causa sempre più spesso problemi ai nostri piccoli amici poiché il liquido ristagna all’interno delle sacche ed ha inizio la degenerazione.

Se non si svuotano in tempo l’unico rimedio possibile è un trattamento chirurgico che porta all’asportazione delle sacche interessate.

Rimedi naturali per il prurito del cane

La maggior parte delle malattie analizzate trova una reale cura solamente attraverso l’utilizzo dei farmaci consigliati dal proprio veterinario.

Per alleviare il prurito però si può ricorrere ad alcuni rimedi naturali molto efficaci.

Aceto di mele

Questo viene utilizzato in una soluzione che prevede acqua ed aceto in eguale misura e viene spruzzato direttamente nella parte di manto interessata. È particolarmente efficace perché uccide gli agenti patogeni e ripristina la natura acida della pelle.

Olio di cocco

Viene utilizzato per via orale per stimolare il sistema immunitario, ma ha una moltitudine di benefici: idrata e promuove la crescita di pelle sana e combatte il manto secco del cane.

Yogurt

Nel caso in cui l’infezione sia dovuta alla presenza di lievito, lo yogurt è un rimedio molto efficace perché agisce sui batteri buoni nell’intestino, controllando le infezioni legate a questo alimento.

Noti un comportamento strano nel tuo animale? Controlla i sintomi e portalo dal veterinario, ti ringrazierà.