L’utilizzo di automobili e motociclette ai giorni nostri è cosa piuttosto comune. Ormai chiunque ne possiede una o due in famiglia di cui ne fa un uso costante, é tenuto a dover periodicamente provvedere alla manutenzione e talvolta alla sostituzione di alcuni pezzi fondamentali, come possono essere gli pneumatici.

 

Il tempo ma soprattutto l’uso costante tendono a consumare la superficie degli pneumatici e renderla liscia, cosa piuttosto pericolosa soprattutto in caso di pioggia o terreno scivoloso.

Sostituire i componenti quindi è d’obbligo, basta rivolgersi ad un gommista o a qualche negozio di gomme online ed è necessario anche sapere dove e come smaltirli, per non incidere negativamente sulle già disastrate condizioni di salute della nostra amata Terra.
Il problema si presenta quando al momento della sostituzione c’è la necessità di doverli smaltire, alcuni non sanno esattamente come fare. Scopriamo come smaltire gli pneumatici.

In passato lo smaltimento indiscriminato di tali elementi, senza un’adeguata tutela dell’ambiente, ne ha fatto una delle cause principali dell’inquinamento atmosferico ed ambientale. Ormai non basta più bruciare il materiale degradato e da smaltire per risolvere il problema, sono necessarie particolari procedure che tutelino in primo luogo l’ambiente e la salute delle persone.
Essendo gli pneumatici realizzati con materiali sintetici ed altamente infiammabili, possono causare danni notevoli all’ambiente, inoltre se tenuti abbandonati si riempissero d’acqua, questa ristagnerebbe molto velocemente con la conseguente proliferazione di insetti.

Come fare quindi per rimanere nella legge e procedere allo smaltimento dei pneumatici tutelando allo stesso tempo l’ambiente?

 

Decreto ministeriale per lo smaltimento degli pneumatici

Esiste un decreto emanato dal Ministero dell’Ambiente, Decreto Ministeriale n.82 del 2011, secondo il quale gli pneumatici usati vanno obbligatoriamente smaltiti e il loro abbandono ne costituisce reato. Sono disposizioni finalizzate alla tutela dell’ambiente in quanto gli pneumatici usati rappresentano dei rifiuti speciali che vanno trattati in modo tale da non danneggiare la terra, l’acqua e l’aria.

Esiste, inoltre, una percentuale significativa di pneumatici fuori uso che non possono essere riparati, cifra che si aggira intorno ai 3,4 milioni di tonnellate, e che devono essere smaltiti, ma spesso questa soluzione si rivela troppo onerosa per i consumatori, che preferiscono riciclare questi oggetti e riutilizzandoli in maniera diversa.
All’atto pratico però cosa bisogna fare per smaltire in maniera corretta un pneumatico?

 

Operatori specializzati nello smaltimento

La raccomandazione, quindi, è quella di rivolgersi ad un operatore specializzato, che possa provvedere allo smaltimento nei modi previsti dalla legge. Come detto poco sopra, abbandonare un rifiuto speciale è un reato che viene pesantemente sanzionato, e che provoca ingenti danni nei confronti dell’ambiente. Le gomme essendo costituite da materiali polimerici, se dovessero in qualche maniera venire bruciati produrrebbero dei gas tossici che inquinerebbero in modo radicale l’ambiente, diventando tossici anche per tutti gli esseri viventi che popolano l’ambiente circostante.
Il contributo versato anticipatamente invece funge proprio da deterrente per gli automobilisti che non sapendo dove buttare le gomme, sono tentati di abbandonarli per strada, si pone quindi come rimedio e soluzione per tutti coloro che hanno paura di spendere molti soldi per lo smaltimento.
Una normativa ben impostata e che ne garantisce il corretto funzionamento è alla base di un sistema collaudato ed efficiente, con il quale è possibile eliminare qualsiasi forma di illegalità, garantendo così un miglioramento per la salute del pianeta.
Tutti gli pneumatici che non possono essere riutilizzati vanno quindi raccolti nei centri autorizzati, questo per consentire anche un recupero energetico.

 

Smaltimento dei pneumatici

L’operazione di smaltimento è piuttosto semplice e basta considerare il fatto che al momento dell’acquisto di ogni gomma viene versata una sovrattassa, solitamente non superiore a tre euro (a volte di più) stabilita solitamente dalla casa produttrice della gomma, proprio per coprire i costi di smaltimento. L’interessato dovrà quindi rivolgersi al gommista, o al proprio negozio di ricambi auto di fiducia, presso cui ha acquistato le gomme e consegnargliele, penserà lui quindi a contattare la casa produttrice e far ritirare il lotto per lo smaltimento.
Per legge ogni gommista è obbligato ad iscriversi ad un consorzio, totalmente gratuito, soprattutto se offre un servizio di sostituzione delle gomme. I gommisti possono iscriversi a più di un consorzio, anche se non ha molto senso perché ne basta uno che funziona bene e che svolge il suo lavoro nel migliore dei modi. In questo modo il gommista stesso può ritirare e saprà egli stesso come smaltire gli pneumatici.

 

Smaltimento degli pneumatici, una questione di coscienza personale

Innanzitutto, il corretto smaltimento degli pneumatici è una questione di coscienza personale. Smaltire correttamente gli pneumatici è necessario per contribuire a rendere il pianeta terra più pulito. Quindi, al di là degli obblighi di smaltimento imposti dalla legge, smaltire gli pneumatici, anziché bruciarli o lasciarli nell’ambiente, è un dovere morale a cui tutti dobbiamo far fronte. Purtroppo negli anni passati, nell’epoca del consumismo, c’è stata pochissima sensibilità per questi temi ma, oggi, a causa dei forti segnali che ci manda l’ambiente, per il bene delle generazioni future, è doveroso farlo.